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Zoognostica: appunti sullo Spinone

a cura di Ezio Pagliarini

Spesso sentiamo dei pareri discordi sul colore degli occhi e del pelo del nostro burbero spinone.
Rileggendo alcune relazioni sullo stesso soggetto, rilasciate da giudici diversi, si ha l’impressione che sullo spinone non tutti la pensino alla stessa maniera.
A volte si legge: ottimo pelo come tessitura e colore. Oppure: occhi di rara espressione. Analizzando la prima frase, sta bene dire ottimo pelo come tessitura e anche durezza, se aggiungiamo anche il colore, allora è necessario specificare quale colore è.
Uno spinone tonaca di «Frate Cercatore», è senza dubbio il colore più bello che si possa desiderare in un roano marrone, attenti però a distinguere questo colore dagli altri, come il grigio acciaio, e anche il grigio beige, perché è possibile incontrare spinoni con questi colori che però appartengono ad altre razze non italiane.
Allora senza offesa per nessuno e prima che sia troppo tardi sarebbe meglio, per chi giudica, dare la giusta valutazione anche a questo particolare. È che alcune volte abbiamo letto di gente che offre cuccioli spinoni di colore grigio beige, grigio acciaio, e anche tricolori, dunque, questi nuovi appassionati che acquistano il cucciolo per la prima volta, possono rimanere disorientati, se non ingannati da certi annunci e tutto a danno della razza.
Quando scegliamo il cucciolo, tutto è fondamentale, ma se vogliamo scegliere anche sul colore del pelo, allora controlliamo quello delle toppe perché difficilmente ci tradirà, mentre il rimanente è soggetto a variazioni. I cuccioli – parliamo dei roano marrone – alla nascita sono di un bianco puro con toppe più o meno marrone, dopo 15-20 giorni alcuni iniziano ad evidenziare sulle zone bianche tanti peli marrone, che insieme a quelli bianchi prendono, appunto, il nome di «roano». A tre-quattro mesi, questi cuccioli possono già dare l’impressione del vero spinone, altri invece possono apparire come dei bianchi-marrone.
Su questi, è necessario controllare anche il colore della pelle, accarezzando il cucciolo sul dorso a contropelo, e fuori dalle toppe, vedremo che alcuni hanno la pelle bianca, per questi non c’è niente da fare, rimarranno dei bianchi-marrone e anche se lo standard ufficiale li ammette, sinceramente non è che siano tanto apprezzati. Quelli che invece avranno ancora il pelo bianco ma con la pelle pigmentata, nel giro di due-tre mesi possono diventare dei classici roano-marrone; questo diverso comportamento, posso assicurare di averlo verificato su alcuni dei miei cuccioli e al momento tutti documentabili. Quanto alla tessitura del pelo è coinvolta anche la durezza e lo spessore della pelle, queste qualità sono legate tra loro, nel senso che, sopra ad una pelle spessa e coriacea, abiterà il pelo duro e di buona tessitura, se la qualità della pelle è scadente, lo sarà con certezza anche il pelo.
Queste qualità, chi ha esperienza consumata, le riconosce senza toccarle. A proposito ricordo una battuta del carissimo Maestro Ciceri, che alla vista di un notevole spinone roano-marrone a distanza esclamò: – È un macigno! – poi rivolgendosi a me e alla Giudice Signora Anna Maria Matteuzzi Scotto, aggiunse: – Quello spinone li ha una pelle e pelo di primordine. – E guarda caso, aveva anche il colore del classico spinone “Tonaca di Frate”. Poi, ancora Ciceri, ci spiegò che certe qualità bisogna vederle senza toccarle, perché, “chi tocca non vede”. Questa frase non l’ho mai dimenticata.
E adesso parliamo del colore degli occhi. In una relazione abbiamo letto: occhi di «rara espressione».
Chi conosceva quello spinone, poteva benissimo chiedere a quel giudice, se intendeva «rara» come buona, oppure come cattiva, perché nella seconda ipotesi tutto sarebbe stato regolare, visto che, quello spinone aveva lo sguardo tutt’altro che buono.
Solaro li misurava così
Sul metodo di misurazione degli occhi, quel grande maestro di zoognostica canina che è stato il prof. Solaro è sempre stato irremovibile e in tutti i suoi libri è riportato in rnaniera perfetta. Ecco, ad esempio, quello relativo agli occhi del pointer:

zoognostica

Le labbra superiori, viste di fronte, determinano al loro margine inferiore, e precisamente sulla loro congiunzione, un semicerchio. Posizione sub-frontale degli occhi (10°). La direzione degli assi delle palpebre determina col piano mediano della testa un angolo di 10°.

goniometro

Misurazione con goniometro: posizione sub-frontale degli occhi. La direzione degli assi delle palpebre determina col piano della testa un angolo di 80°.
Misurazione diretta con metro da falegname o muratore (da riportare, successivamente, sul goniometro per la lettura dei gradi).

lettura dei gradi

Nello spinone gli occhi dicono tutto, dunque, è bene tenerli nella massima considerazione. Quando nascono i cuccioli hanno gli occhi chiusi, li aprono dopo 12-15 giorni, su questa fase può influire anche il numero dei cuccioli. Comunque quando gli occhi si aprono il colore è blu intenso, e tende a schiarirsi col passare dei giorni fino a raggiungere come per effetto di una dissolvenza incrociata, un colore verde che ricorda un po’ I’acqua del fiume; questa gradazione di verde più sarà marcata e meglio è, perché da questo colore uscirà quello definitivo, cioè il marrone «terra d’ocra». Dunque, al momento della scelta, che normalmente avviene sui due mesi, osserviamo attentamente anche e soprattutto questa qualità. È vero che gli occhi tendono a scurirsi col passare degli anni, ma se non c’e la base come impostazione, distanza, rotondità e pigmentazione, potremmo ritrovarci con uno spinone con gli occhi da civetta, ad esempio, uno spinone con occhi ravvicinati non avrà mai lo sguardo tipico, intelligente e buono del vero spinone, dunque massima importanza allo sguardo dello spinone. E visto che siamo nel tema aggiungerei una precisazione sul valore dell’angolo formato dall’asse palpebrale con il piano longitudinale mediano della testa.
Ho avuto già modo di trattare questo argomento, ma poi, un gentile Signore mi fece osservare che il valore di un angolo andava sempre riportato all’interno dell’angolo stesso, allora mi sono documentato ed ho trovato proprio sui libri del prof. Solaro quanto mi interessava. Adesso si può vedere nel disegno allegato, che il Solaro, il valore dell’angolo che ci interessa l’aveva messo proprio dentro l’angolo, visto? Poichè il Solaro che è stato un grande Maestro, mai superato, chiama sempre in causa l’asse palpebrale con il piano mediano della testa, non rimane che prendere atto che, se l’errore c’è stato è da ricercarsi nella trascrizione, oppure nella fase di stampa, tanto da passare inosservato.
Sul metodo di misurazione il Solaro è irremovibile e in tutti i suoi libri è riportato in maniera perfetta. Per chiarezza, riporto quanto scritto sul suo volume «Sunto delle lezioni di zoognostica canina» pag. 111 «La posizione degli occhi nel cane ha grande importanza, in quanto che è legata alla conformazione delle orbite e della parte craniana, e cioè ogni razza presenta una posizione degli occhi tutta sua particolare.
Tale posizione può essere frontale, sub-frontale, semi-laterale, laterale e ultra-laterale. La precisa posizione la si deduce misurando l’angolo determinato dall’asse palpebrale con l’asse longitudinale mediano della testa (l’asse palpebrale è dato dalla retta che passa per l’angolo temporale dell’occhio all’angolo nasale dell’occhio).
Diremo “frontale” quando l’asse palpebrale determina con l’asse mediano della testa un angolo di poco inferiore ai 90°, e sarà maggiormente frontale se l’angolo si avvicina più all’angolo retto, cioè quando gli assi palpebrali tendono a mettersi sulla medesima retta».
Questo è quanto basta per capire facilmente che gli assi palpebrali dello spinone determinano con il piano mediano della testa un angolo il cui valore è tra i 75-80°. (il disegno che ho riportato con l’aggiunta del goniometro è preso dal volume «II pointer» pag. 33 fig. 18, sempre del prof. Solaro).
Quanto scritto, vuole solo essere di aiuto a chi si avvicina allo spinone per la prima volta, non certo ad accendere polemiche; se poi, ci sarà chi non è d’accordo, può sempre fare la propria critica, io l’accetterò, poter parlare liberamente è bello, discutere sullo spinone e più bello più bello.

di Ezio Pagliarini - All.to del Subasio
www.delsubasio.it

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